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TRATTO DAL SITO INTERNET AMICI DI SCOLOPAX
E’ in corso una importante ricerca genetica destinata ad indagare nella misteriosa natura della beccaccia brevirostra. La beccaccia dal becco corto.
Questa curiosa originalità presente in alcuni individui appartenenti alla Specie Scolopax rusticola rappresenta un vero arcano non ancora risolto che affascina ed incuriosisce.
Ogni anno vengono rinvenute in ogni parte d’Europa diversi esemplari (qualche decina) che presentano il becco di minori dimensioni del normale.
Di norma la lunghezza del becco della beccaccia varia mediamente tra 6,5 / 7,8 cm.
Le beccacce brevirostre evidenziano una lunghezza variabile del becco tra +/- 3,4 / 5,5 cm.
Alcune di esse possono presentare anche una piccola “gobbetta” sulla mandibola superiore.
Questi uccelli frequentano le stesse località e si alimentano negli stessi biotopi delle “normali consorelle”.
I Piumaggi e le pigmentazioni sono identiche e l’analisi dei valori ponderali non lasciano evidenziare differenze di peso o forme di “sofferenza alimentare”.
Rimane a tutt’oggi sconosciuta l’origine di questa esclusiva originale “malformazione”.
L’indagine genetica in corso si prefigge di indagare a livello molecolare su un congruo numero di uccelli che stiamo raccogliendo da ogni luogo d’Europa.
Saremo grati ad ognuno per la collaborazione che si vorrà offrire.
Sono sufficienti pochi grammi di tessuto muscolare (3 gr) immersi in alcool etilico 90° denaturato (lo stesso che usiamo per disinfettare), usando una comune provetta per le analisi oppure un contenitore per le urine facilmente recuperabile in farmacia.
Basterà aggiungere una foto della testa sovrapposta ad un decimetro (per la esatta misurazione del becco). Completare le indicazioni con data e luogo del rinvenimento.
Per ogni ulteriore informazione non esitare a contattarci al seguente indirizzo email:
progetto.brevirostra@scolopax.it